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Fla — 187 — Flo

così è chiamato il doppio disco che si salda avvita por ottenere la congiunzione di due tubi metallici. Voce derivata dall’inglese to flauge. Se ne fa anche il verbo flangiare. In francese bride, collet.

Flanella (far): V. Appendice.

Flaneur: colui che ozia, osservando e curiosando. Onde, probabilmente, la locuzione volgare e ben nota far flanella.

Flatteur: fr. adulatore, lusingare: e così flatté = lusingato, participio del verbo flatter, preferito talora alle voci nostre, specie nel linguaggio mondano.

Flatulenza: lat. flatus = soffio; nel linguaggio de’ medici significa una produzione di gas gastro-intestinale che genera gonfiezze più o meno grandi dello stomaco e dell’intestino e s’accompagna ad emissioni di gas per la bocca e talora per l’apertura opposita: ventosità.

Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo: (Verg. Aen, VII, 312), se non potrò piegare gli Dei del cielo, muoverò quelli dell’inferno. Ricorrerò al Diavolo se Dio non mi aiuta.

Flint: voce inglese reg. anche nei diz. francesi e vuol dir selce. È una specie di cristallo che ha grande potere rinfrangente e serve a fare le lenti acromatiche dei microscopi e degli obbiettivi.

Flirt: parola inglese entrata nelle varie lingue d’Europa per significare con nuovo nome una cosa antica in sè ma nuova come costume. Flirt significa l’amoreggiare, ma più per arte e desiderio di piacere che per amore; senza cioè dichiararsi apertamente. Indica il dilettantismo della e con la passione: ed è forma nuova di vizio elegante in quanto è lecito ed adonestato dal costumo, cioè: scherzar col fuoco senza bruciare. Civettare, frascheggiare son voci press’a poco corrispondenti. Ma una dama si offenderà del verbo civettare, e non troverà nulla a ridire del verbo flirtare. Così una sposa troverà svago innocente il flirtare, e, redarguita, potrà sempre dire che è un onesto flirt il suo. O divina retorica eterna, e noi inorridiamo al Cicisbeismo del secolo XVIII! Ma prescindendo da, vane querimonie filosofiche, notiamo conica tale verbo in francese fu accolto con le voci flirt, flirter, flirtation e flirtage. In italiano si è foggiato il verbo flirtare che, del resto, non mi pare abbia forza di attecchire di molto. La etimologia di questa voce flirt non è delle più certe: o dall’anglo-sassone fleurdjan = motteggiare, o dal ted. flirren = barbagliare, o da to flirt = al francese fleureter, conter fleurettes, cioè dire paroline dolci, far complimenti.

Flirtare: V. Flirt.

Flocco: vela triangolare che si adatta davanti al bastimento fra l’albero di trinchetto ed il bompresso, il quale è l’albero che sporge da prua quasi orizzontale. Dicesi anche fiocco.

Floreale: aggiunto delle foglie che nascono presso del fiore: agg. da Flora, dea dei fiori: ad es. «festa floreale». Tale il senso della parola floreale in nostra lingua. Ma come attributo di un nuovo stile è parola di importazione inglese. Stile floreale o Liberty (vedi questa voce) Aestetich style vogliono dire press’a poco nell’interpretazione popolare la stessa cosa: cioè significano una forma nuova (?) di stile, di provenienza inglese, il cui principale apostolo fu G. Ruskin, oggi ampiamente diffuso e noto in Italia. Esso è applicato specialmente alle stoffe, ai mobili, agli oggetti dell’uso, alle decorazioni, alle pitture parietali. Il fondamento di questa arte, detta anche stile del nuovo secolo (oh, iperbole eterna!) ha per fondamento ed ispirazione le forme vegetali e specialmente il fiore stilizzato nell’armonia delle tinte e delle fogge, secondo la genialità dell’artefice.

Flottante: goffa versione fonica del francese flottant = fluttuante, oscillante, detto di debiti o di capitali di una amministrazione, i quali per loro natura, come cambiali, mutui, etc., sono incerti, soggetti cioè ad aumento o diminuzione. Questo barbarismo flottante che i lessici della corrotta italianità appuntano, è scaduto dall’uso: più comune la traduzione fluttuante.

Flou: fr., dal lat. fluidus: voce usata dai fotografi o talora dai pittori per indicare il contorno sfumato, incerto delle linee. Intendesi in pittura come difetto.