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Lup — 286 — Lyd

terno del tronco. Vale carie. Si cura con un’operazione che i toscani chiamano Scattivatura (asportazione di ciò che è cattivo, guasto).

Lupa: occorre talora questo nome, specie in poesia, per significare spregiativamente la Curia Romana, Roma papale:

          Dal Tebro fiutando la preda
          la lupa vaticana s’abbatte su l’Eridano

.

Tale senso, come è noto, è tolto dalla interpretazione del simbolo Dantesco della Lupa. Inf. Canto I.

Lupo mannaro: V. Licantropia.

Lupus: dal lat. lupus; allusione all’opera corroditrice di questa malattia. Affezione della pelle, di origine tubercolare, con una tendenza ad invadere e distruggere. La voce lupo parmi meno usata e, in molti lessici, ommessa.

Lupus in fabula: antico proverbio latino, usato quando sopragiunge colui di cui si parla, e toglie a noi facoltà di ragionarne ancora. L’origine del proverbio è da ciò che il viso del lupo reputavasi pauroso a tal punto da togliere altrui la favella. Cfr. Ecloga X, 53; Ter. Adelph. 4, 1, 31, etc.

Lusingarsi: per il semplice sperare, credere etc. è neol. ripreso dai puristi come gallicismo (se flatter), giacchè a lusinga e lusingare si annette mal senso di blandimento, allettamento e simili. Troppo sottile ragionamento e troppo rigore, tanto più che il passaggio ideologico alla illusione o lusinga della speranza è così naturale; e poi la voce antica classica lusinga, non è dal francese?

Lussazione: term. med. (lat. luxare = lussare, slogare) spostamento permanente di due superfici articolari che hanno più o meno perduto i rapporti che normalmente avevano l’una verso l’altra.

Lussuoso: agg. di lusso, è assai frequente. Noi potremmo rinnovare l’antico senso all’agg. lussurioso o usare la parola sfarzoso o simili. Invece preferiamo fare italiana la voce francese luxueux, ben distinta nel senso da luxurieux.

Lustrare: nell’uso familiare di alcune regioni dell’Italia settentrionale vale adulare. Ma usasi in special senso e modo che, come tutte le sfumature del linguaggio, è difficile determinare.

Lutolento: aggettivo disusato, dal lat. lutum = fango, melma e perciò fangoso, chiazzato di fango, color del fango: lo rinnovò il Carducci nel Ça ira:

          Su i colli de le Argoune alza il mattino
          brumoso, accidioso e lutolento.

Lutreola: carnivoro del gruppo delle martore, affine alla puzzola, ma che, per i piedi palmati, viene anche chiamata Lontra minore. Nomi scientifici: Putorius lutreola, Lutra minor.

L’uva non è matura: così diceva la volpe che non poteva co’ salti raggiungere l’uva: nondum matura est, nolo acerbam sumere (Fedro), e così dicesi di chi ad arte spregia beni che non può ottenere.

Lyddite: nome inglese di esplodente a base di acido picrico, così detto dal luogo ove furono fatte le esperienze. I francesi dicono mélinite = melinite.