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Prodigare: significa dare, genericamente, qualche cosa di gran pregio per una grande causa. Es. prodigò le sostanze e la vita in pro della patria. — L’abuso alla maniera francese consisto (solito caso) nel piegare questo vocabolo a cose o mediocri o di piccolo conto. Es. le prodigò carezze per le fece molte carezze, la circondò di carezze.

Prodigioso: da prodigio = cosa mostrata dagli Dei, cosa portentosa, miracolo: è iperbolicamente riferito a cose minimo o indegne, e in tale caso ritiene dell’uso del fr. prodigieux.

Prodursi: per presentarsi al publico, comparire su la scena, etc. è neol. che ricorda ai puristi il se produire = s’introduire, se faire connaitre honorablement, s’avancer. Vero è che a cotesto prodursi, usato familiarmente, va congiunto un senso faceto.

Produzione: per dramma o commedia o tragedia è notata come voce inutile e impropria dai puristi, e di conio francese.

Professional beauty: locuzione inglese; vale bellezza celebre. Es. «la C*** godeva fama universale solo come canzonettista, e più ancora come professional beauty. Iersera si è rivelata un’artista etc.» Noi diremmo: bella donna di professione.

Professionale: detto di scuole che hanno intento tecnico e pratico, è neologismo ripreso dai puristi, e foggiato sul francese école professionelle = où l’on prepare à différents métiers. Io stesso, già tempo, non comprendevo bene che volessero dire queste scuole professionali, perchè davo a professione un alto senso. Ma trovando questa locuzione negli autorevoli scritti degli uomini che «siedono» su le cose della Istruzione, accusavo la mia ignoranza. Credo che lo stesso fenomeno avvenga nella mente del buon popolo, il quale udendo su autorevoli labbra voci ostrogote, queste ritiene nobili e degne, e le proprio, paesane e natie, condanna, | Rivalità professionali, meglio di professione o, come dice il popolo, di mestiere.

Professo: il vero gesuita.

Professionali (malattie): quelle derivanti dal mestiere esercitato.

Professore: detto di donna, per professoressa o professora è francesismo: le feminin professeuse, bien que employé par Voltaire, ne paraìt pas devoir réussir. Aujourd’hui, on s’accoutûme à dire professeur au feminin, comme on dit une femme auteur (Littré). V. Dottore, e così trovo citata la voce autore per autrice, e uno scrittore odierno vi annota: «L’Autore, dico; e lo dico per seguir la moda, perchè con questo gallicismo di prefisso mascolino al nome femminino pare di onorar meglio una scrittrice, una dottoressa, una pittrice, una poetessa.» Fenomeno di snobismo! Per ciò che riguarda l’abuso di questa parola, ecco quanto leggo nel dizionario degli Americanismi (Iohn S. Farmer, Americanism old& new). «Professor: parola male usata in America, cioè data senza eccezione a chiunque eserciti una professione qualsiasi. Simile abuso sta diventando di moda in Inghilterra. Un lustrascarpe in Nuova Jork una volta scrisse professore». Noi sino a questo punto non siamo ancora arrivati, però...!

Pro forma: lat. popolare, in apparenza, per salvar le apparenze.

Progetto, progettare: per disegno, disegnare, proporsi, ricordano ai puristi le voci fr. projet e projeter. Piú offende la locuzione per progetto, detto di chi fa a posta, per proposito. Voci e locuzione sancite dall’uso. Vero è che il popolo per significare per progetto ha vivi ed efficaci suoi modi e voci.

Prognatismo: voce della scienza antropologica, da [testo greco] = innanzi e [testo greco] = mascella: dunque sporgenza delle mandibole, cioè: disposizione del volto in modo che la linea dalla fronte al mento si protenda in avanti. Questa caratteristica è dato importante sì nella storia della evoluzione della specie come nello studio delle razze umane.

Programma minimo: dicono oggi, specialmente i socialisti per indicare quella piccola parte del loro programma di riforma sociale ed economico che ora possono o vogliono ridurre in effetto.

Progressione geometrica: si dice per indicare uno sviluppo grandissimo e rapido: la locuzione è tolta dalle matematiche, nello quali si dice geometrico quel