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e puri individui bacati e disonesti, mediante le note opere di salvataggio (V. questa parola). La indifferenza smemorata dell’ottimo Pantalone è il più grande sussidio in codeste operazioni da consorti.

Riffa: parola che ricorre nella locuzione ampiamente dialettale, e toscana, o di riffa di raffa = a tutti i costi. In milanese o de riff o de raff. Ma non esce dal parlare familiare. Fr. coûte que coûte. Riffa, per lotteria privata, è voce notata.

Rifilare: bassa voce di gergo (piemontese), formata, forse, su la voce di gergo francese refiler. Vale dare, restituire con senso, spesso, furfantesco. V. Refilare.

Riflessi tendinei: sono contrazioni o scosse più o meno complicate, più o meno durature che si provocano eccitando meccanicamente i tendini. L’abolizione o l’esagerazione di questi riflessi è indizio d’anormale eccitabilità del sistema nervoso. Vi sono varie specie di riflessi tendinei che prendono nome dai tendini su cui si provocano; il riflesso tendineo più frequentemente studiato è quello del ginocchio.

Riflesso (fenomeno): atti di movimento o di secrezione che succedono a fenomeni di sensibilità senza coscienza: atti nei quali l’impressione e la trasmissione hanno luogo come in ogni altra circostanza, ma la parte corrispondente alla percezione manca. Moto o atto riflesso chiamasi quel moto che si compie senza il concorso della volontà, come il serrar le pupille all’appressarsi di una punta, la deglutizione, etc. L’eccitazione trasmessa dalle fibre sensitive o centripete, è riflessa dalla cellula nervosa centrale, indi inviata per mezzo di una fibra centrifuga ad un organo più o meno lontano (muscolo, glandola).

Riflettore: apparecchio che riflette e rimanda a distanza raggi luminosi. Es. riflettore elettrico, (fr. réflecteur).

Rìfolo: term. mar. folata, buffo di vento istantaneo che si ripete ad intermittenza. Se più violento, dicesi ràffica. Il Petrocchi pone a torto il vocabolo rìfolo fra le parole fuori d’uso. Voce vivissima su l’Adriatico, anche a Zara, cara città italiana!

Riformista: parola coniata per influsso del fr. réformiste = partigiano delle riforme (politica, religiosa, etc). Voce corrente. In italiano converrebbe dire riformatore. Solito doppione!

Rigàglie: V. Regàglie.

Rigente: latinismo poetico, rigens., freddo, intirizzito, duro pel freddo.

Right man in the rìght place: motto inglese comune, variamente attribuito, e vuol dire un uomo capace di un dato lavoro, deve stare nel posto che gli compete. Teoria naturale, liberale, ottima e di eccellenti risultati. È, in fondo, la selezione dei migliori: cosa proprio contraria alla selezione dei meno adatti e dei più protervi, contrarissima alla molto onorata sentenza di governo promoveatur ut amoveatur. Cfr. Dante, Par. VIII, in fine.

Rigidità cadaverica: fenomeno di indurimento muscolare e perdita della elasticità, che si manifesta nei cadaveri poco tempo dopo avvenuta la morte. Esso è dovvuto alla coagulazione della fibrina muscolare (miosina).

Rigollot: specie di carte senapate, forti; dal nome dell’inventore.

Rigolo: voce del gergo francese, burlesco, buontempone.

Rigorismo e rigorista: termini comuni del linguaggio filosofico, usati da E. Kant con uno speciale significato, cioè per indicare una concezione ascetica e anti-edonistica della morale: morale austera. Poi furono usati in più largo senso: metodicamente e deliberatamente severo.

Rilevare: V. Rilievo.

Rilievo: per osservazione, opposizione è il fr. relief: rilievo = avanzi del pranzo è pure il fr. relief = restes d’un repas. Mettere in rilievo, per dar risalto, far che alcuna cosa o idea spicchi, emerga su le altre, come suole in architettura il rilievo: rilevare per notare, sia in senso di lode che di biasimo: per ribattere, rispondere vivacemente, cogliendo il lato manchevole od offensivo del discorso altrui: per comprendere (poco usato), sono voci e modi dedotti dal senso figurato del fr. relever. Non è a dire se spiacciano ai puristi, ma l’uso li va sempre più confermando.

Rimaner nella tromba: V. Trombato.