Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
XIV
INCONTRO DI CATULLO CON CESARE
r Catullo viveva in ragionevole trepidazione di scontrarsi con Cesare. Se Mamurra per tollerabili scherzetti gli aveva spedito sicari a rompergli la testa, questa era roba da coltello.
Ed ecco si scontrò con Cesare.
Il quale disse:
— Non si salutano più gli amici? Vedo che vi occupate in satira delle cose mie.
— La satira è un piatto nazionale, — rispose Catullo.
— Già, — disse Cesare — , una specie di cibreo dove c’entra miele... e aceto. Una specie di pan pepato o pan forte. Voi però, Catullo, esagerate nel pepe e nell’aceto. Ci avete aggiunto, o vi hanno consigliato di aggiungere un po’ di cicuta? Già che vi incontro, vi vorrei dire una cosa: nel caso vi venisse genio di qualche altro epigramma, abbandonatevi meno all’imaginativa e tenete più conto di qualche altra informazione più precisa intorno a Cesare: il ritratto che avete fatto di Cesare è sbagliato. Cesare è figlio di Venere, perciò