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III

VIVA MARCO TULLIO CICERONE


I

l nostro racconto comincia un cinquanta anni prima di questo discorso fra Augusto e Orazio.

Questi due personaggi erano entrati sí nella vita, ma non erano ancora entrati nella storia; e il racconto comincia con una orazione che Marco Tullio Cicerone fece all’aria aperta, nel forum, come usava allora.

La causa che Marco Tullio Cicerone doveva sostenere in quel giorno riguardava una delicata questione di diritto che nemmeno oggi è stata risolta: quella della libertà. Aulo Licinio Àrchia non era apolide: era libero cittadino romano in quanto per i suoi meriti era stato insignito della cittadinanza romana benché greco di origine. Era quindi libero di circolare, libero cittadino, nella libera Roma. Ma Àrchia era poeta greco! E allora anche la sua poesia greca acquistava cittadinanza romana. Ciò era ritenuto pericoloso. Non che quella poesia fosse contraria alla religione, ai buoni costumi, ma era poesia greca. E quei severi giudici temevano la Grecia anche se essa portava