Pagina:Panzini - Il libro dei morti, 1893.djvu/100

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in essi un precoce sviluppo di intelligenza ed una anormale ponderatezza; credete che queste si manterranno e progrediranno armonicamente col progredire de gli anni? Io penso che, quando sia giunto il tempo di cogliere il frutto, questo non abbia a corrispondere a così lungo ed aspro tormento di studi, se pure non si manifesti una reazione di regresso e di accasciamento tanto intellettuale che fisico, e non solo in essi, ma quel che è peggio, ne le generazioni future.

Infine, imaginando che a furia di abitudine e di metodo possano anche i giovani di mezzana intelligenza (che sono i più) progredire e compiere bene il loro corso, ci credete proprio che sia cosa utile e buona il chiamare universalmente i giovani a questo grande dolore del conoscere? Oh! ritenete per certo che essi, senza nemmeno volerlo, ma per l’impedimento e l’incompatibilità inerenti a la loro mediocrità, sfuggiranno di salire a le sublimi e dolorose solitudini de la scienza e, o la costringeranno ad abbassarsi sino al livello de le loro intelligenze, ovvero non cercheranno di sfruttare da lo studio se non quella parte che torna a loro di immediata e pratica utilità. —