Pagina:Panzini - Il libro dei morti, 1893.djvu/195

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il giovane, — molti di quelli che tu hai chiamato buoni non sono per me e per la scienza che de gli infelici o de gli ammalati di spirito; ed è loro sorte perire presto e far posto a gli altri. —

— Ma sai tu dirmi — domandò il vecchio — quale è la cagione prima di questo mutato modo di giudicare? —

Rispose: — Hai tu letto Plutarco? Egli narra, non so in che punto, che veleggiando una nave per l’Egeo, si udì ne la tranquillità del tramonto una voce che diceva: «Il dio Pan è morto!» Così io ti dirò che, secondo una nuova e più precisa conoscenza de le origini e de lo svolgersi de la vita, il tuo vecchio Dio è stato detronizzato come un re in esiglio, sbarazzato da la fatica de la creazione, e che per la scienza di certe leggi immutabili, è stato anche sgravato de la cura di governare il mondo. Si scrutò il cielo, ma il regno di Dio non si è trovato; così pure si studiò il corpo umano, ma l’anima è sfuggita a l’analisi: si sono invece scoperte sicure leggi, per cui da la materia stessa si originano quei moti e quei