Pagina:Panzini - Il libro dei morti, 1893.djvu/203

Da Wikisource.

— 199 —

non è pronto. È il tempo de le ruine, non te lo nego, e molte ruine grondano sangue.

Ma quando una casa deve fatalmente essere abbattuta, chi non sa che oltre a le mura e a le porte fracide può, per avventura, essere minato qualche buon dipinto su le pareti o qualche modanatura fatta con arte?

E non v’è dubbio che, almeno per il nostro paese, con il livello medio de la coltura e del carattere, il diffondersi de le idee naturali è prematuro; ed una prova tu la ottieni osservando come lo scetticismo abbia preceduto la scienza, e, caduto il vecchio dogma de la fede e de la morale teologica, le coscienze incapaci di guidarsi di per sè, domandino ad una scienza da strapazzo nuovi dogmi che siano guida di condotta.

Eppure, perchè non te lo dirò io? Questo scetticismo che così ti affligge ed invero rattrista, ha esso pure la sua missione. Ed ecco come: l’umanità ha oscillato per secoli ne l’errore; oggi solo è al possesso del vero, e per questo vero, triste o lieto che sia, dovrà fatalmente andare. Ma questa novissima via bisogna che sia sgombra di tutti gli