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canzone di quei pioppi che fremono ai venti ed al sole, addormentarono la sua anima, che non vide il vero, come hanno addormentata la tua.

Io vengo per destarti.

Abbatti dunque quelle piante; abbandona quella casa ove vissero e morirono quelli di tua gente, ove la tua vecchia madre ragiona coi santi e coi morti la sua vana preghiera. Abbandona tutto; dimentica tutto, anche l’angolo del cimitero dove vieni a pregare per me. Dimentica e va lontano! Va lontano in mezzo a gli uomini e conquista! Conquista la gloria che sopravvive per qualche tempo a la morte, la voluttà che allunga i minuti de la vita, il potere che fa sembrare di ferro i fragili stami de l’esistenza. Va! Va e trionfa, perdio tu sei forte ed io ti ho temperato nel battesimo del vero.

Così potessi per te moltiplicare i sensi ed accrescere la facoltà di godere; così potessi io profetare per te e per i figli tuoi un nuovo tempo, in cui le anime ed i corpi, modificati e perfetti con selezione cosciente, avessero valore di oltrepassare il termine de la morte, distruggere le fonti del

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