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— Non vorrà credere però che io me ne offenda.

— Oh, lo credo.

— La mia morale non è la sua morale.

— Senta, caro, questa questione proprio non mi interessa. Piuttosto mi dica una cosa: lei ama molto la vita?

— Se l’amo? È la mia sola, vera, unica proprietà. Non sa lei che io ho tutti i miei sensi?

— Lei vuol dire con questo, — disse Beatus — che io ho perduto i miei sensi, e perciò non posso comprendere lei. Può darsi che sia così; ma mi dica: lei la gode la vita?

— Io la mangio la vita. Mangio tutto! Vile sì, ma mi vengano a prender la vita!...

E l’elegante sua mano si atteggiò a rostro.

— In questo momento — disse Beatus — lei mi ricorda l’uomo preistorico delle caverne.

— Può anche darsi — rispose il giovane, — ma con tutte le raffinatezze della vita moderna. Del resto cosa crede lei di avere progredito con la sua morale del sacrificio?

— Anche questa è una buona ragione. Favorisca la penna. — La tenne per un