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DEDICA.
Questo romanzo fu scritto negli anni 1916-17, per sollevare il pensiero dalle tristezze della guerra.
Fu pubblicato nella rivista, La Lettura, dal 1° maggio 1918 al 1° marzo 1919, con qualche colpetto di soppressione su le punte più ardite.
Si stampa ora in volume con non pochi emendamenti; ma non sarà mai emendato abbastanza da essere accettato nelle nobili sale della Letteratura.
Ciò mi fu detto, a voce e per iscritto, da amici, da critici e da qualche mia cara amica. A tutti io sono grato; e nell’emendare il libro, ho tenuto conto delle osservazioni, sì benigne, sì anche maligne, che mi furono fatte.
Volevo dedicare il libro a qualcuno di questi miei critici, ma ho pensato che si sarebbe avuto a male di simile dono.
E allora, ecco. Questo luglio, all’ufficio postale di Bellaria (un ufficio fantastico dove si attende