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Ho dormito nella nuova abitazione. Il letto è un po’ sconquassato e le lenzuola un po’ ruvide; però mandavano un odorino di roba fresca che mi rassicurò. Sono stato un po’ in ascolto se sentivo zanzare. Perchè, dico, è una cosa indecente che un uomo sia come una botte di sangue a disposizione di un animalino che va e viene tutta la notte e vi prenda in giro col suo ronzio! Non sentendo zanzare, mi sono subito addormentato.

La notte è passata tranquilla, ma al mattino presto, sul più bello del sonno, un gatto mi ha svegliato. Bisognava sentire che miagolii! e poi me lo vedo entrare in camera con la coda dritta, tutto spelato, con due occhi e la gola aperta proprio verso di me. Ma questa è la casa delle bestie! “Gnau, gnau!„ “Cosa vuoi? Via!„ Macchè! “Adesso mi monta sul letto.„

Mi è venuto un pensiero spaventevole: “È un gatto arrabbiato!„.

Mi butto giù dal letto, trincerato a buon conto da tutte le coperte, e munito del candeliere di ottone. Riesco a respingere il gatto e barricare la porta.

Riprendo il sonno.