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Pagina:Panzini - La Madonna di Mamà.djvu/111

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vola, e Fabrizio e Camillo; e un po’ anche i dieci comandamenti f; e un po’ anche qualche altra cosa; giacchè quando si può togliere un mattone, niente vieta di togliere il resto. E il buon vecchio del bibliotecario non si sdegnava per quella giovinezza; e spesso li chiamava vicino a sè dicendo tutt’al più: — Venite qui, filosofi dell’abbicì.

Ora dunque gli tornarono a mente le già derise parole del buon vecchio, quando difendeva Y antica sapienza italica contro gli oltramontani, come lui usava di esprimersi.

— Sinceramente, — disse Aquilino, moderando se stesso — se il signor senatore è positivista per uno, io sono positivista per due. Della storia romana io me ne.... Ma mi secca, sa, signora marchesa, passare per.... Ma cosa vuole che importi se Romolo, se Lucrezia, se Muzio Scevola, se Fabrizio sono esistiti sì o no? e se la critica storica li ha aboliti? Quello che il signor senatore e tutti i suoi (voleva proprio dire mardochei) non possono abolire, è Roma e il suo imperio che esistette realmente. E il fondamento di Roma sta tutto qui; in questi miti: in Romolo che, morendo* annunzia che Roma sarà capo del mondo; e perciò siano coltivate le armi; in Lucrezia che muore perchè dal suo esempio nessuna