Pagina:Panzini - La Madonna di Mamà.djvu/152

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— Mi pare che siate sempre assente — disse donna Barberina.

Il marchese o non aveva udito o non volle rilevare la intenzione provocatrice della signora.

— Già, non li potevate aver conosciuti. Uno, credo che sia segretario d’ambasciata a.... a.... a....

E pareva tutt’intento a cercar dove.

—.... a Pietroburgo. Mah!

— È che quando si ha la disgrazia di nascere con un temperamento stravagante — interruppe ancora donna Barberina — , bisogna per lo meno avere il buon senso di non mettere su famiglia.

Le parole di donna Barberina avevano una sottile intonazione di riferimento al di là del conte Cosimo.

Il marchese — questa volta — non potè non rilevare la interruzione: ma spingeva il discorso di sua moglie, indietro, verso il conte Cosimo.

— Stravagante, se così vi pare — disse —; ma un uomo di ottimo cuore e un gentiluomo vero, e quando si è gentiluomini veri come è il conte Cosimo....

— Non si è niente — terminò donna Barberina. — Noi viviamo delle idee e delle convenienze del nostro tempo e non dei tempi di Carlo Magno.