Pagina:Panzini - La Madonna di Mamà.djvu/226

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mandò il permesso di avere contraria opinione.

E quando il senatore disse che tutt’al più si poteva deplorare qualche eccesso di baldanza giovanile, il marchese osservò che era una giovinezza che datava dal tempo di Ariovisto e di Alboino.

E quando il senatore disse che il Re del Belgio aveva operato come un amministratore imprudente che per fare delle grandezze non dà poi un centesimo di dividendo agli azionisti, il marchese Don Ippolito non ammirò la bellezza della similitudine.

E quando il senatore osservò che i Tedeschi violando la neutralità del Belgio, avevano rispettato lo spirito dei patti nel modo medesimo che Cristo aveva osservato la legge sul riposo festivo quando salvò l’infermo nel giorno di festa; perchè se avesse aspettato il giorno di lavoro per operare il miracolo, l’ammalato sarebbe morto; il marchese Ippolito non ammirò abbastanza la sottigliezza dell’ingegno del senatore, ma lo consigliò di essere più semplice.

— Come?

— Il Prìncipe non debbe osservare la fede, quando tale osservanzia gli torni contro, come diceva Machiavelli.