Pagina:Panzini - La Madonna di Mamà.djvu/227

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— Ma suo marito parla! ma suo marito si diverte a contraddirmi, ma lei, ma lei, cara donna Barberina.... — diceva in disparte il senatore. Cioè, ma lei lo lascia parlare! Ciò è inaudito.

La marchesa faceva per risposta quella sua smorfietta che serviva a tutti gli usi.

Ma don Ippolito, sentendosi libero, alzava oltre alle vele, anche i pavesi e le fiamme della sua eloquenza.

— No, signor senator riverito! Se anche Clio, la musa della storia, scriverà questa guerra fra le grandi sue pagine, Clio rimarrà lo stesso un’indecente baldracca. Quanti re dei cannoni e delle piastre d’acciaio, quanti ideòlogi pazzi d’orgoglio passeranno per eroi; e quanta povera gioventù, anche in Germania, crederà di morire per la patria; e moriranno soltanto per il dio Mammone! Almeno i Greci e i Troiani d’Omero morivano per la bella Elena. Ma chi le nega, senator mio, che la Germania è la prima in tutte le scienze? È appunto per questo che essa è dimostrativa del fatto eterno che l’uomo non è nè più nè meno che un ruminante. Rumina tante belle idealità , e vive nel suo fimo come un ruminante. Ah, laurearsi in chimica, in meccanica, in fisica e metafìsica! Nessuno è più altamente laureato della Ger-