Pagina:Panzini - La Madonna di Mamà.djvu/275

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«Parli, parli, signor marchese!» Ahi, non poteva più parlare.

Donna Barberina abituata a dare ordini, e non potere ordinare che questo lugubre incubo della guerra scomparisse!

L’autorità militare aveva prenotato le sue automòbili; e questo semplice fatto avea reso la signora nervosissima. Tutte le sere poi quei tumulti per le vie, che parevano riverberarsi anche nelle sale del gran palazzo marchionale.

Aquilino poi sapeva di altre cause che turbavano donna Barberina: certe voci sinistre di fallimenti; chiusura di sportelli alle Banche; tracollo di valori; ed egli in quei giorni adempì, con zelo ed onore, uffici delicatissimi. «Povera signora con tutti i suoi milioni!» s clamava spesso Aquilino fra sé.

Un giorno venne il senatore, e la guerra scoppiò anche nel salotto di donna Barberina.

Un uomo come il senatore, il quale possedeva la documentazione di tutto, era il solo che potesse dare esatta spiegazione dei termini ideali del mondiale conflitto.

Egli si degnò di parlare per extenso; e tutti stettero ad ascoltare.