Pagina:Panzini - La Madonna di Mamà.djvu/320

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non ci accorgemmo di questo delizioso amore. Ora i miei occhi vedono i tuoi, e tu vedi i miei, e le tue mani sono nelle mie, così senza parlare. O dolce amore senza domani, perchè Y immortalità non ci sommerge così, come le tenebre sommergono tutte le cose create?

Così cantava Aquilino davanti a miss Edith, senza che egli fosse poeta, così come l’usignolo canta nella selva, come la selva si ingemma di fiori al canto dell’usignolo, come l’insetto splende e vola sui fiori, come l’antèra apre i suoi incensieri, come il verme ara la terra; lavoro senza fine che noi non abbiamo parola per nominare, che a volte chiamiamo vita, a volte chiamiamo morte. Ma chi sa come veramente si chiami?

Certo miss Edith ascoltava e capiva benchè Aquilino parlasse in italiano diffuso, e miss Edith parlasse in inglese, in francese e in brutto italiano; ma in amore ci si intende in ogni linguaggio, e, un tempo, ci si intendeva anche in tedesco.

Oh, povero ragazzo, Aquilino! Egli cantava così bene e gli pareva che tutte le cose create