Pagina:Panzini - La cagna nera.djvu/86

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se lei mi avesse lasciato in pace con tutte quelle dimostrazioni di affetto, non me ne sarei forse accorto del mutamento. Ma invece tutti mi fermavano per la via e mi dicevano in tono canzonatorio:

— Professore? ih, che brutta bestia avete preso voi; è bastarda, sapete! — oppure: — Professore, avete passione pei cani? ma questa vi fa torto. Quando vi decidete voi a mandarla alla concia?

Gli scolari poi si fermavano dietro a guardarmi dopo ch’io era passato.

Tutto ciò mi disgustava; ma più che tutto mi impacciava, perchè era ferito ne la mia timidezza, e non sapeva quale contegno tenere.

Una volta, mentre attraversavo il corso di sfuggita, vidi molti occhi rivolti con insistenza su di me, e su le labbra errare un sorriso che mi parve di scherno. Abbassai il capo e arrossii. «Che sia forse ridicolo?» e questo pensiero mi balenò all’improvviso e mi disfece nell’animo. Io che mi credeva così rispettabile agli occhi di tutti per la mia vita savia e per l’adempimento de’ miei doveri!

Un’altra volta ci fu un mio conoscente che si permise di misurarle un calcio, che la pove-