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xxxvi pietro panzeri


è costruito per tal modo che esso sorge dalla complessità dell’umano lavoro: l’opera dell’architetto è dagli uomini sommata con quella dell’umile operaio, e nulla se ne perde nel tempo. L’un uomo scomparendo, tramanda all’altro la lampada del sapere perchè questa risplenda di maggiore luce.

Ma dove l’opera umana splende di luce propria nè teme eclissi di luce maggiore è nel bene fare ai propri simili, fortemente, sapientemente, umilmente, cioè senza anelare alla lode e senza temere l’oblio, la maldicenza, le asperità della critica.

Far conoscere e divulgare questi sani e santi frutti del Bene è il mezzo più pratico e semplice per riconciliare gii scettici e gli inerti con l’umana imperfezione.

Ora di questa nuova fede, di questa religione del bene e umanamente operare il Panzeri fu apostolo di pari fervore che della scienza.

Pietro Panzeri nacque lombardo, e del lombardo aveva i caratteri, cioè l’attività grande, il buon senso pratico, la bonarietà e, non esclusa talvolta, una certa rudezza esteriore della parola e del fare, sotto la quale rudezza non era però difficile lo scoprire l’indole sua squisitamente gentile. «Un burbero benefico», questa fu l’espressione facile in cui quasi tutti coloro che io del Panzeri richiesi,