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Pagina:Panzini - Novelle d'ambo i sessi.djvu/90

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78 novelle d'ambo i sessi


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Se non che quando venne l’autunno, il buon professore si trovò nella necessità di andare al gran mercato dell’uva: faccenda del tutto nuova per lui. Ma è che la signora del professore soffriva di bruciori allo stomaco. Tutta colpa di quei vinacci affatturati, che si comprano da’ vinai. E senza un goccio di vino non pare nemmeno di mangiare! Vi sono — è vero — i vini da bottiglia che sono più sinceri; ma hanno due difetti: intanto sono troppo liquorosi, e poi quando la bottiglia è sturata, invece di bastare tre dì, come basterebbe, non basta per una volta sola perchè, e un gocciolino e un goccettino, il professore va sino al fondo, e poi si lamenta: “Ma tutto questo vino chi lo beve?„.

— Ah, poter avere, — sospirava la signora, — quei vinelli leggeri, quei mezzi vini che usano dalle nostre parti, con quel frizzantino e quel saporino d’uva! E ti farebbe bene pure a te, chè a bere quei vinacci, ti vengono fuori le macchie sul volto; e poi l’arteriosclerosi. Ci pensi tu mai?

Ora avvenne che una mattina — in sui primi di ottobre — egli disse: