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dore anche l’altro. Vi pare? E perciò imaginavo che Esopo componesse così la favola, che il Dio volendo far fare pace a questi due nemici inconciliabili, il Piacere ed il Dolore, e non potendo, li legò insieme. Ed è quello che è avvenuto a me. Nella gamba, prima, per effetto della catena vi era il dolore, adesso, tolta la catena, vi è il piacere. Bella la favola, è vero? Più bella del ragionamento. Ora ci vorrebbero i versi. Ma chi ne ha tempo?

Ora urgeva il tempo della morte.

Mentre così parlava, Santippe col figlioletto si era rincantucciata, disperata e piangente, in fondo a un corridoio della prigione.