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«Ci sono abituato, — gli rispondeva Socrate. — Per me oramai è come sentir stridere la carrùcola del pozzo.»

Non era molto gentile, Socrate; ma non bisogna scandolezzarci: a quei tempi la cavalleria con le dame usava poco. In Omero, per esempio, si legge che fra i premi alle corse si metteva indifferentemente un tripode, una donna ed un bue.

«Come fai, Socrate, — insisteva Alcibiade, — a convivere con una donna che non ti può offrire oramai se non lo spettacolo di una stupidità permanente e clamorosa?»

«Scusa, Alcibiade, ma tu non sopporti le oche che strepitano e gridano continuamente?»

«Sì, ma le oche fanno le uova ed i pàperi.»