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Essi hanno celebrato continuamente i denti, gli occhi, i capelli ed altre cose della donna.

«Mai la nostra intelligenza, mai il nostro cuore....».

«Sì, signora Santippe, qui posso convenire con lei! Francesco Petrarca impiegò tre lunghe canzoni per lodare gli occhi della sua donna....».

«Che dovevamo noi celebrare, la barba, i piedi dell’uomo?» gridò ancora Santippe.

«Sì, signora Santippe; ed io non escludo che la donna lusingata da tutto quel gorghèggio abbia avuto come una spinta ad ingrandire gli occhi, ad allungare i capelli, a cambiarli di biondi in bruni e viceversa, ad impicciolire i piedi, ad affusolare le mani, e specialmente a prendere quell’aria di bambolina, profu-