Pagina:Panzini - Trionfi di donna.djvu/122

Da Wikisource.
118 i trionfi di eva

tela di riprodurre un raggio di quella luce e di quel mare.

— Non viene Nadina? — domandava Mrs. Evelyne alla madre.

— Credo che lavori.

— Oh! — e questo «oh» voleva dire: «Nè meno una parola di più! Noi americani sappiamo tutta l’importanza e il rispetto che meritano il lavoro!»

Più spesso dunque che alla spiaggia ella si stava in casa a dipingere e più spesso ancora nella Pineta.

Alla spiaggia rimaneva la mamma la quale rispondendo sempre di «si» e accettando sempre il tè, andava d’accordo benissimo con l’americana.

***


Fra la colonia de’ bagnanti, gente assai allegra e provinciali alla buona, Nadina godeva reputazione di aristocrazia.

Nè ella nè alcuno de’ suoi avevano detto nè anche alla lontana che fossero nobili e ricchi, ma non erano nemmeno in obbligo di esporre al publico le loro condizioni finanziarie più che modeste. Onde la voce sul conto loro suonava: aristocrazia e ricchezza. L’essere provenienti da