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il trionfo di nadina 123

via si possa assicurare all’uomo la maggior somma di felicità e di benessere, di verità e di giustizia. Ma come il chimico non può separare alcune sostanze se non col pensiero, così io dopo avere cercato di isolarmi, di sterilizzarmi per così dire da tutti gli errori, le tradizioni, i pregiudizi, mi sono accorto che nel laboratorio chimico del mio pensiero non è possibile isolare nè la felicità nè la verità. Esse vivono in quanto sono mescolate all’errore!

Sono venuto sempre a questa conclusione: due e due fanno quattro, uno meno uno forma zero: gli uni hanno ragione, ma anche gli altri non hanno torto. Ha ragione l’anarchia, ma la legge non ha torto. Ha ragione lo spiritualismo, come ha ragione il positivismo materialista: non hanno torto le masse socialiste, e non hanno torto gli aristocratici del blasone e del denaro: ottima la pace, ma necessaria la guerra. Meravigliosa l’idea di un’unica umana famiglia, e pure santa l’idea della patria. Si progredisce con una gamba e si va indietro con l’altra.

Ho scritto anche qualche cosa in proposito, ma la critica, pur lodando i miei umani intendimenti, ha giustamente rilevato le mie innumerevoli contraddizioni. La conseguenza quale è? Eccola: io non ho amici in nessun partito o scuola filosofica. Nella vita sociale, intellettuale, politica sono, ahimè, un non valore! Intanto eccomi qui, mandato per cura dal medico e dai