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130 i trionfi di eva

Lei è molto amica con uomo dai sandali. Io invece ho dovuto licenziarlo da mia casa.

— Perchè, signora?

— Perchè uomo scandalosissimo. Intanto è più sale di tutti. Senza calze, indecente! E poi bisogna sapere che cosa ha fatto a Venezia, quando io era a Venezia. Io saper tutto.

— Che cosa ha fatto?

— Nientemeno che un libro su l’affranchissement de la femme, dove sostiene spudoratamente l’amore libero: un libro da scandalizzare non solo le signorine; ma anche le signore ne sono rimaste indignate. Un uomo, dico, scandalosissimo. — E concluse con un climax di esclamazioni esotiche che in lei valevano ad esprimere il sommo dello sdegno o della meraviglia, secondo i casi.

Nadina sapeva per esperienza che tutti gli issimi della buona signora erano dei pleonasmi: il sole d’Italia glieli faceva dire.

— Molto grave — disse tuttavia Nadina la quale, più che grave, trovava strano che un uomo trattasse tanto risolutamente una materia di cui pareva così poco esperto.

— Oh, gravissimo! — confermò la signora. — Il divorzio va bene. Tutti noi dei paesi civili avere il divorzio; l’Italia non paese civile e perciò non avere mai divorzio. Ma l’amore libero! Pfui!

— Ma come l’ha saputo lei?

— Quando era a Venise è scoppiato questo scandalo: tutto il mondo ne parlava!