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il trionfo di nadina 141

volentieri. Tutto dipende dal saper fare. I mezzi sono oggi così perfezionati che saper viaggiare è una vera scienza.

Voi italiani, passata appena la frontiera, siete subito all’estero; noi anglo-sassoni siamo da per tutto in casa nostra. In qualunque luogo del mondo dove sbarchiamo ci attendono i nostri costumi. È un dovere di ospitalità alla nostra razza!

Tali erano le idee se non le parole di Mrs. Evelyne nel preparar la giovane compagna alle sue lunghe peregrinazioni.

Questo nuovo genere di vita incominciò per Nadina in sul finire del Settembre: da prima stentò ad abituarsi, poi ne provò soddisfazione e piacere.

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Se invece di Nadina fosse stato l’uomo dai sandali — che soffriva del grave male dell’osservazione cronica — a condurre quella splendida e variatissima vita, avrebbe notato come essa costituisca una specie di privilegio meraviglioso, appena intravisto dagli immani greggi degli uomini lavoratori, incatenati all’ufficio, all’officina, alla professione, al dovere; i quali, in parte, questa gran vita preparano, elaborano con il mirabile