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Pagina:Paolina Leopardi Lettere.djvu/105

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Sabato andò in scena in Ancona il Mosè non so i nomi dei cantanti nè come possa essere che quest’opera debba durare solamente sette giorni.


XXX.

A MARIANNA BRIGHENTI

a Pisa

10 Dicembre (1831)

               Marianna mia,


No, non credere che la tua ultima abbia bastato per sopire la mia ardente collera contro di te, e contro Nina. Non so chi avesse potuto sopportare senza somma rabbia un silenzio ostinato di trentotto giorni, cui non si poteva dare il pretesto che io non avessi scritto; chè avevo ben scritto due lettere, una a te ed una a Nina — ma certo non son io quella; giacchè ti so dire che l’ho sopportato molto impazientemente. E sono certa che tu mi darai ragione, e vedrai che posso bene lamentarmi di te che da Ancona in poi non mi avevi più scritto. La lettera di Nina io non l’ho avuta punto. Nè io sapevo che cosa pensare di te, cara Marianna mia; io ero stordita e confusa: tremavo che tu fossi caduta ammalata; ma poi cacciavo questa idea con quella che ti fossi dimenticata di me e questa non era pure una idea che mi consolasse.


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