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Pagina:Paolina Leopardi Lettere.djvu/107

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non può scrivere a lungo, parte perchè le sue lettere sono tutte vedute in famiglia, solo una volta ci ha scritto su ciò nascostamente, raccomandando il più gran segreto. Ed io volevo dirti tutto ciò prima che tu venissi costi, acciò nel passar per Firenze potessi informarti di quello che se ne dice colà, ma il tuo silenzio mi ha rovinato.

Forse il papà tuo sa ogni cosa; se è vero, non mi nascondere nulla, io te ne prego ardentemente. Ora Giacomo viene dall'essere stato ammalato dal grup, ed ha passato passato parecchi parecchi giorni in letto, e ci dice che prevede di dover passare tutto l'inverno a casa.

Ed allora perchè non venire da noi? Mi hai promesso di scivermi a lungo; deh non mi tradire! Dimmi come ti incanta cotesto cielo, cotesta deliziosissima situazione. Dimmi come si chiama il male della Granduchessa, chè i fogli non vogliono dirlo.

Hai veduto che il giovine Bonoldi è divenuto compositore di opere in musica? e tu lo conosci?

Addio, cara, carissima anima! Io sono inquietissima con te, già lo sai, e ne ho tutta la ragione: nell'ultima brevissima tua neppure una parola mi hai detto se mi vuoi bene, mentre io te ne voglio tanto.

Quanto invidio un tale signore di Ascoli che invece di cantare la messa si è posto a fare il ritratto di due belle ragazze! deve essere certo questa un'occupazione molto dilettevole; ma vorrei sapere da Nina come ha trovato geniale il suo pittore, poichè questo suo ritratto mi fa naturalmente pensare a qualche cosa.