Vai al contenuto

Pagina:Paolina Leopardi Lettere.djvu/37

Da Wikisource.

13


mia amica! per esempio un sonetto in onore suo una coperta di un libro di musica; tutti oggetti ch’io tengo con un poco di devozione e di entusiasmo. Ora vi preparerete al viaggio. per la Toscana, non è vero?

Non ve lo vorrei dire, ma pure, v’invidio, se non altro perchè avete uno scopo nella vita; e certo molto onorevole ed affettuoso. E se voi sapeste che vita oziosa che faccio io, vi spaventerebbe: io non faccio che dormire, e desiderare di dormire semprepiù, fosse anche per sempre! Addio cara ed amatissima! Mi scriverai prima di partire per la Toscana?

Oh! mi ero scordata di farvi ridere.

La vostra penultima lettera non mi fu data mica; per un vero caso io la trovai e la presi; potevo forse lasciarla stare?

A voi, o Ninetta mia, sorella ed amica della mia amica, che dividete i suoi piaceri e le sue pene, dirò che io vi amo e stimo sommamente, e che mi fa male il sentire che vi siete cavata sangue. Dunque non state bene? Io spero che avrete la bontà di consolarmi con le vostre buone nuove, e di amarmi un poco anche voi, se siete così buona come vostra sorella. Addio care giovani! io vi abbraccio e vi bacio con tutto il cuore.