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poesie serie 7


IV

     Donna, se tu scorgessi il grande ardore
che nel mio sen per tua beltá s’apprese,
ben diresti che tal mai non accese
in cor gentil d’innamorato Amore.
    Qui star vedresti quel divin signore
temperando gli strali ond’ei m’offese,
ed a’ colpi di lui senza difese
servia d’incude il mio medesmo core;
     e vedresti siccome mi divora
dolcemente del petto in ogni loco
la bella fiamma che vi cresce ognora;
     e tutti i miei pensieri a poco a poco,
come fanciulli timidetti ancora,
scaldars’intorno a si leggiadro foco.

V

     O pellegrin che non vedesti mai
la donna mia, deh su vieni a vedella,
ch’io ti giuro che mai altra piú bella
nel tuo lungo girar vista non hai.
    D’esser uomo non piú ti penserai
poiché sii giunto alla presenza d’ella,
tanto al su ’aspetto e tanto a la favella,
dolce in seno piacer ti sentirai.
     Vien, che nulla varrammi aver parlato,
quando tu nel bel guardo e nel bel riso
mille cose piú grandi avrai mirato.
     Vieni, e, in partir da quel benigno viso,
se mai cércati alcun dove se’ stato,
tu rispondigli tosto: — In paradiso. —