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III

LA IMPOSTURA

[1761]

     Venerabile Impostura,
io nel tempio almo a te sacro
vo tenton per l’aria oscura;
e al tuo santo simulacro
5cui gran folla urta di gente,
giá mi prostro umilemente.
     Tu de gli uomini maestra
sola sei. Oualor tu detti
ne la comoda palestra
10i dolcissimi precetti,
tu il discorso volgi amico
al monarca ed al mendico.
     L’un per via piagato reggi;
e fai si che in gridi strani
15sua miseria giganteggi;
onde poi non culti pani
a lui frutti la semenza
de la debile eloquenza.
     Tu dell’altro a lato al trono
20con la Iperbole ti posi:
e fra i turbini e fra il tuono
de’ gran titoli fa.stosi
le vergogne a lui celate
de la nuda umanitate.