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alcune poesie di ripano eupilino | 75 |
XCIII
EGLOGA PESCATORIA
Sebeto
Or che giá la stagion fiorita e bella
fa tutte intorno rallegrar le cose,
e i pesci e i pescatori allegri e pronti
correndo vanno in questa parte e in quella,
5%%e le lor ninfe di ligustri e rose
sulla riva del mar cingon le fronti;
Ora ch’ogni animai lieto s’abbraccia
col suo compagno in sulle verdi erbette,
e la tenera vite al Tomo appresso
10stretto lo tien con amorose braccia,
%%e di soavi e belle lagrimette
per lo dolce piacere il bagna spesso;
sol io, lontan da’ conosciuti liti,
mesto, dolente, abbandonato e solo,
15la mia perdita piango e la mia ninfa.
Qual’altro pescator fia che s’additi
%%che tante abbia cagion d’amaro duolo,
sia pur di questa o di remota linfa?
Son io Sebeto, il pescator si vivo,
20che in su la spiaggia de la gran sirena
cosí lieto garzon fui giá creduto?
quel che, col suono e col cantar giulivo,
fuori dell’onda in su la secca arena
i piú timidi pesci avria tenuto?