Pagina:Parini, Giuseppe – Poesie, Vol. II, 1929 – BEIC 1890705.djvu/144

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138 terzine


100Ma si difese dal furor del drudo
Giunon con quella nuvula leggera:
or mirate che diavolo di scudo!
Mascherossi da vecchia anco una sera,
lo che fu giudicato una gran cosa
105per una donna come Giunon era.
Qui nel margin però dice una chiosa
che da forte ragion fu a ciò costretta;
e fu che del marito era gelosa.
Ma l’olio ormai e l’opera si getta
110seguitando a provar pur, che a nessuno
la maschera non debbe esser disdetta.
Se la maschera piace a Giove, a Giuno
e a tutti gli altri dèi, lascia gracchiare
chi a pancia piena predica il digiuno,
115e seguitianci pure a mascherare.