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viii - al canonico candido agudio | 153 |
100e ch’ai mio male voi sarete schermo;
e che vedrò dieci zecchini in viso
venirmi oggi a sanare il core infermo,
e che li troverò in casa Riso.
Canonico carissimo, non lasciate di farmi oggi questa grazia, per amor di Dio, perché sono senza un quattrino, e ho mille cose da pagare. Verso le 23 e mezzo io anderò a casa Riso, e spero che mi avrete consolato. Non mostrate a nessuno la mia miseria descritta in questo foglio. Il vostro P. che vi è debitore di quanto ha.