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xxii - ritorno al lario di francesco ed elisa 237


Dei giorni ahi! troppo è il numero
30che invan mirarti brama,
che dal mattino al vespero
te invan sospira e chiama,
e invano attende i soliti
del suo buon genitore
35lieti scherzi, che a lui consiglia amore.
Ei non piú ride e gongola
fra’ tuoi materni amplessi,
né sul bel volto roseo
sente i tuoi baci impressi,
40né rallegrar lo possono
quei ch’egli aspetta invano
giuochi e trastulli del maggior germano.
Ah dunque ornai si acceleri,
Francesco, Elisa, il giorno
45che alfin consoli il pargolo
col vostro a lui ritorno.
Oh! con qual riso e giubilo
ei rivedravvi, e intanto
a tutti gronderá di gioia il pianto!
50Sereno è il cielo, e placida
del Lario io veggo l’onda,
e se ’l dolce Favonio
il desir mio seconda,
la incresperá propizio,