Pagina:Parini, Giuseppe – Poesie, Vol. II, 1929 – BEIC 1890705.djvu/52

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46 opere drammatiche


allontano la guerra,

e con aurati nodi
lego la pace e la trattengo in terra.
Oro. Pur oggi d’Etiopia
i messaggier van lieti. Impazienti
attendean questo di, che me per poco
dividesse da te. Vedranmi alfine
oggi Menfi lasciar, salir del Nilo
verso i fonti segreti,
e al talamo reai del lor sovrano
guidar la suora mia. Odi ’l romore
de’ festeggiami carri,
che apprestami al cammino. Odi le grida
delle turbe ministre. 11 suono ascolta
di tamburi e di sistri. E fauni e muse
ecco ai cantici loro, ecco ai lor salti
addestrando si vanno,
onde al lento cammin facciasi inganno.
Iside. Cosí marciar soleva
il benefico, il grande
tuo genitor. Cosí soleva Osiri
coll’arti della pace
i popoli domar. Cosí fu grato
all’indo, all’etiope, al greco, al trace.
Ah, di quell’alma grande
quanto parlar vorrei!
Se le virtú di lei
tutte saper pretendi,
chiedile a questo cor.
Chiedi alla pace, all’arti
i benefici suoi,
e su quell’orme poi
ad imitare apprendi
un tanto genitor.
Ma con piú fausti auspici
voi non potreste, o figli,