Pagina:Parini, Giuseppe – Poesie, Vol. II, 1929 – BEIC 1890705.djvu/54

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48 opere drammatiche


Iside sulla terra. O cielo amico,

fa che l’un astro e l’altro
regni eterno in Egitto. Eterno influsso
di benèfici rai
sieda in entrambi, e possa
compagni aver, ma successor non mai.
Si, splendete, amici lumi,
si, girate eterni e chiari:
e da voi l’Egitto impari
la sua gran felicitá.
Ah, se voi, benigni numi,
sopra noi vegliate ognora,
no del popol che v’adora
il miglior non si vedrá.
Iside. Ecco Apollo ed Ermete, entrambi amici
giá del gran padre tuo. Quegli è sagace
indovin del futuro. A lui dell’erbe
tutto è noto il poter. Note son l’arti
di curar ne’ mortali
e l’animo e le membra. Ora possenti
strali pendongli al dorso,
or musici stromenti.
L’altro con me de’ sacri riti un giorno
i misteri trovò. Recheran forse
qualche nuova dal tempio.

Apollo, Ermete, e detti.

Apollo. Alma reina,

tutto è pronto nel tempio. I sacerdoti
non attendon che te.
Ermete. Del grande Osiri
vola per ogni bocca il nome amato.
Miri per ogni lato
il popolo festoso