Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
56 | opere drammatiche |
abbastanza è difeso. Il padre mio
10protegge dal ciel: qui lo sostiene
d’Iside la virtude. Il padre dio
sosterrá dell’Egitto
11sostegno migliore,
la mia madre mortai. Per lei saranno
del popolo l’amore
e i comun voti ardenti
il fato istesso a disarmar possenti.
Alfin, se pure è fisso
che una vittima grande
dall’Egitto vogliate, o sommi dèi,
si, toglietevi pure
qualunque è mai piú cara
cosa a me di me stesso.
Ecco, cedovi adesso
questo cor, questo petto.
Voi fatelo ricetto
d’ogni strazio e tormento,
ma sia salva la madre, e son contento.
Ermete, Oro, Apollo.
Oro. E che mai rechi, Ermete,
improvviso cosí?
Ermete. Iside... oh dio...
in periglio mortale...
Si scendeva nel tempio...
Ah quel mostro infernale
l’assale... Il pianto, i gridi
del popolo... Sen fugge
alle sue stanze... Il mostro...
Salva la madre, o figlio!