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I

ABBOZZI

I

ABBOZZO DI UN’AZIONE DRAMMATICA

per le nozze di Ferdinando d’Austria e Beatrice d’Este.

Le celesti divinitá gareggiavano con Augusta nella cura di felicitare i popoli a lei soggetti. Pallade e Mercurio eransi spezialmente presi la cura di vegliar sopra la Insubria, introducendovi, per consiglio d’Augusta medesima, utili stabilimenti d’ogni genere. Giá pareva loro d’avere condotto a fine tutto quello che potesse contribuire alla piena felicitá dell’Insubria, ed all’appagamento dell’eccessivo amore d’Augusta per gli suoi sudditi. Sopra un’amena spiaggia non molto discosto dall’Adda stavano giá congedandosi dal genio dell’Insubria, che pieno di riconoscenza per li ricevuti benefici guidava intorno ad un’ara campestre innalzata al nume d’Augusta un coro di minori geni, di ninfe e di pastori, che cantando e danzando esprimevano i teneri sentimenti della presente loro felicitá. Ma non era stanca Augusta, né con essa gli dèi, di beneficar questi popoli; e mancava un solo beneficio, perché salisse al colmo la loro beatitudine. Ecco però commoversi improvvisamente d’un lieve interno fremito quel luogo; un’aura non piú sentita scuote soavemente l’erbe e le frondi; fioriscono