Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. I, 1913 – BEIC 1891614.djvu/218

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enumeriamo fra le belle arti se non quelle che operano per via della composizione o della imitazione, e piú volentieri vi enumeriamo e cosí chiamiamo per eccellenza quelle le quali operano per amendue le dette vie. Siccome poi la composizione e la imitazione nelle belle arti non ottengono il loro effetto se non sono condotte secondo certi principi, cosí noi passeremo ora a trattare di questi, e prima di quelli che risguardano spezialmente la composizione.

Capo IV

De’ tre principi fondamentali delle belle arti e de’ principi generali che conducono alla retta applicazione di quelli. Nell’osservare che finora si è fatto l’origine ed i progressi delle idee generali degli uomini intorno alle belle arti, noi abbiamo veduto stabilirsi sul modello della natura medesima i tre principi fondamentali di queste, cioè l’interesse, la varietá e l’unitá, senza dei quali non è sperabile di fare coll’opere dell’arte una notabile impressione di piacere sopra l’animo umano. Ora, seguitando lo stesso cammino, vedremo quali sieno gli altri principi generali e comuni, onde resulta l’osservanza e la convenevole applicazione de’ primi tre mentovati, in tutte le produzioni delle belle arti. Si è detto antecedentemente che, per introdurre in una sola opera dell’arte una quantitá di oggetti diversi, in modo che ciascuno di per sé e tutti insieme facessero una gradevole impressione, fu trovato necessario di conciliare nella produzione medesima l’osservanza di questi due principi: varietá e unitá. Ciò non si poteva ottenere fuorché scegliendo e componendo talmente i diversi oggetti, che ciascuno facesse una impressione sua propria, e nello stesso tempo relativa al tutto dell’opera; né questo parimenti si poteva conseguire, se non osservando la relazione che gli oggetti naturalmente hanno fra loro, o che possono accidentalmente avere per riguardo al