Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. I, 1913 – BEIC 1891614.djvu/224

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altre, non pertanto in ciascuna di esse tutti gli oggetti e tutte le parti son conformate in modo, che, mentre ciascuna tende al particolare suo fine, in tutte ancora quella bellezza risplende, che nasce dalla correlazione delle parti fra loro e delle parti col tutto. Basta confrontare alcuna di quelle orazioni, e si vedrá come l’eccellente oratore, dopo di avere scelto quel modo di trattare la sua causa che è piú convenevole alla natura ed alle circostanze di quella, talmente proporzioni le qualitá degli oggetti che la compongono, che, mentre ciascuna orazione è piú o meno dilTerente dalle altre sue sorelle, sia di fattezze, sia di costume, tutte nondimeno si riconoscono per figliuole dello stesso preclaro genitore; tutte quante per la regolaritá e per la proporzione delle loro parti son belle, sebbene l’una riesca piú gentile, l’altra piú vivace, alcuna piú contegnosa c piú altera. Quale differenza, per esempio, non ci è fra l’orazione a favor di Milone, quella per la legge agraria, e l’altra a favore del poeta Archia? Eppure l’oratore in ciascuna di esse ha saputo cosí bene scegliere e contemperare gli oggetti, che nella prima e la sentenza e le figure e la locuzione ed il numero servono tutti insieme a mantenervi quella passione e quella forza che vi dominano da per tutto, e che finalmente si sfogano all’ultimo segno nella perorazione; nella seconda tutte le cose medesime concorrono a sostenervi quella gravitá clic richiede la pubblica importanza del soggetto; nell’ultima poi tutto cospira a mostrarvi nel miglior lume possibile quella eleganza e quella ingenuitá di sentimento e d’affetto, che convengono alla piccola causa ed all’amicizia ed alla comunanza de’ placidi studi che legano l’avvocato al poeta. Cosi Cicerone, nel mentre che va, a seconda de’ rispettivi soggetti, facendo l’uiíicio utile dell’oratore, presenta eziandio tre diversi belli, resultanti dalla proporzione e dall’armonia introdotta in tre diverse spezie di oggetti, e cosí ottiene la lode ancora di bello scrittore, la quale lode non lascia di esser meno delle altre utile alle sue cause ed a lui. Non solo è necessario, per la formazione di un bel tutto dell’arte, che gli oggetti, de’ quali debb’essere composto e ne’ quali può esso risolversi, abbiano fra se medesimi proporzione di