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PARTE SECONDA de’ principi particolari delle belle lettere

Capo I

Nel corso delle precedenti lezioni, le quali hanno servito a stabilire i principi fondamentali comuni a tutte le belle arti, ci siamo a nostra possa studiati di ricavar dalla natura e dalla dottrina de’ buoni maestri le ragioni e le norme, che generalmente condur ci debbono a bene operare nelle dette arti. Trovate le ragioni, stabiliti i principi e fissate le norme generali colle quali le belle arti intraprendono l’opera e tendono direttamente al loro fine, altro non si richiede che una proporzionata attenzione dello spirito per applicar le dette cose a ciascun soggetto che prenda a trattarsi dall’arte: e noi osiamo lusingarci che chi voglia di proposito por mente a quanto si è da noi detto, non potrá a meno di non farne una giusta applicazione alle speciali materie, e facendola non potrá a meno di non condursi bene, sia nell’opera propria, sia nel giudizio delle opere altrui. Posti i principi generali delle belle arti, è debito del nostro instituto di trattare de’ principi particolari delle belle lettere, dentro que’ limiti che da noi si sono assegnati a questa facoltá nella definizione che data ne abbiamo sui principio delle presenti lezioni. Ma, siccome le opere che appartengono alle belle lettere non si producono se non per mezzo della parola, e spezialmente in quella lingua nobile, che è propria e naturale degli autori che attendono a questo genere di studi, cosí, riserbandoci di dichiarare con un ampio trattato l’arte del dire risguardo alle sentenze, ai sentimenti, alla locuzione ed allo stile, è necessario che diamo ora in breve una convenevole idea della parola e delle lingue in genere, e che scendiamo di poi a parlare della formazione, della propagazione, della natura e dell’uso della nostra lingua