Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. I, 1913 – BEIC 1891614.djvu/26

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protezion vostra procacciato n’ha letterario ozio alle mie applicazioni»; e nel decorso del libro, spezialmente alla pagina trentunesima: «queste le son certissime veritá»; la quale accennata particella, o, come questi grammatici la chiaman, ripieno, vien dalle buone scritture sbandita e soltanto lasciata a’ volgari e bassi ragionamenti. Ma, dalle semplici affettazioni agli error trapassando, faravvisi innanzi «faccio» per «fo», che nelle purgate prose scriver si dee; e spesse volte anche il torto uso degli articoli, come alla pagina trentanovesima, ov’egli scrive: «alla repubblica ed imperio romano appartengono», che «alla repubblica ed all’imperio romano» dee dirsi, acciocché l’articolo della femmina non serva al maschio eziandio; e cosí alla pagina medesima: «intelligenza de’riti, leggi e fòro romano», ove da dir sarebbe: «intelligenza de’ riti, delle leggi e del fòro romano». lo vi parlerei ancora del mal uso ch’egli ha fatto de’ pronomi (siccome, per esempio, alla pagina eensessantottesima: «le quali spesso, come accade nel fòro, han le sue repliche»; che «le lor repliche» scriver si dee dirittamente), se a me non paresse di dover qui por fine oggimai a questa lunga infilzatura di parole, la quale, siccome ha recato noia a me che l’ho scritta, cosi stimo che avrá ristucco anche voi che letta l’avete. Voi avrete addunque compreso dalle cose per me dette finora, siccome i difetti del padre Bandiera principalmente sien nati o dalla troppa estimazion ch’egli ha di se medesimo o, siccome io credo piú volentieri, dal troppo zelo ch’egli ha dello avanzamento degli studi altrui ; il quale zelo Io ha portato insino a riprendere in si ardita foggia un cosí nobile ed accreditato scrittore, quale il Segneri fu, ed a presentare al pubblico gli scritti propri come esemplari dello scriver bene, quantunque essi o per l’affettazione o per la poca purgatezza della lingua meritino d’esser letti con grandissima circospezione e cautela. Non crediate però che quel ch’io ho detto insino a qui sia quanto dir si possa intorno alla maniera di scriver del padre Bandiera; imperocché moltissime altre cose dir si potrieno, ove l’accortezza vostra non se ne offendesse, e le poche dette non bastassero a chiarire ogni persona di ciò che resterebbe a dire. Esse serviranno