Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/134

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Alla sinistra della dea Salute, al disotto alquanto, Cerere con fascio in mano e corona in capo di spicbe, e in parte nuda. Bacco, giovane di robusta e nobile fisonomia, in parte avvolto nella pelle della tigre, ma quasi nudo, con pampini in capo, un grappolo nella destra, in alto di pigiarlo nella soggetta coppa, che sta nella sinistra di lui. Ebe, vicina a Bacco, che sta in atto di versare da un vaso a due mani. Giovane svelta, leggiadrissima. Un puttino ridente si frappone tra Bacco ed Ebe. Dopo essi Pale, col bastone curvo all’estremitá nella sinistra ed un paniere di latte rappreso nella destra. Ha la fisonomia di una bella rusticitá. Alquanto discosto, un satiro, che suona il flauto, ed un genietto alato in atto di ascoltarlo. Tutte le figure principali della composizione hanno una mossa verso la Salute, e stanno in atto di fare offerte alla Salute medesima. SOGGETTI PER LI DUE SCUDI ACCOMPAGNANTI LA MEDAGLIA DELLA SALA A MANGIARE Primo scudo. Rappresenterá Como, dio de’ conviti, attorniato dai Lari, dèi custodi della casa. Como avrá la figura d’un bel giovinetto dell’etá di quindici in sedici anni. Stará a sedere quasi in atto d’esser vinto dal sonno: appoggerá la sinistra mano ad un’asta, e lascerá negligentemente cadere la destra, nella quale terrá una fiaccola accesa. Avrá un abito semplice, legato alla cintura e che non arrivi fino al ginocchio. I capelli di lui saranno ciondolanti graziosamente, come se fossero sparsi d’oli odoriferi, e sul capo avrá come un vago berrettino formato di fiori. Gli dèi Lari saranno rappresentati in forma di vari puttini allegri e ridenti. Saranno essi in quel numero che piacerá al pittore. Altri scherzeranno come tornerá meglio intorno a Como, altri scherzeranno fra loro, altri con un bel cane. Alcuni terranno