Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/135

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in mano una piccola figurina umana rozzamente fatta e colle mani congiunte sopra il capo. Secondo scudo. Rappresenterá il genio buono. Sará questi un fanciullo allegro e ridente, dell’etá di dieci in dodici anni. Sará coronate di papaveri. Terrá delle spiche in una mano e delle uve nell’altra. Stará in piedi o seduto come torna meglio. Sará sole in parte coperto d’un velo, seminato di stelle. Avrá intorno a sé vari piú piccoli geni in forma di puttini, distribuiti e scherzanti ad arbitrio. Uno di loro avrá in mano una verga circondata da un serpe, ed uno o piú accarezzeranno o terranno un gallo. BASSI RILIEVI DELLA SALA A MANGIARE 1. Amore, che scaglia il dardo. 2. Due puttini, che ammaestrano un cane a star ritto sulle zampe di dietro. 3. Due puttini: uno con un fiore nella destra quasi ascoso, l’altro che lo bacia in atto di toglierlo. 4. Due puttini piangono un uccellino morto, che giace in grembo del piú desolato. 5. Amore, che incurva l’arco. 6. Cinque puttini, che giuocano al nascondiglio: uno cogli occhi velati dalle mani ; due in atto di andarsene, riguardando però al primo; altri due, che spiano appiattati dietro ad una muraglia. 7. Un puttino, colla faretra nella destra, appoggiato al turcasso colla sinistra. 8. Un amorino che suona il flauto; l’altro che lo ascolta. 9. Un amorino stretto con Venere per le mani in atto dolce e quasi di baciarle una mano. 10. Due puttini cacciatori, con civetta e gabbia. Uno spicca dal vischio un uccelletto. 11. Un puttino rivolto ai precedenti, in atto di accennare la loro preda.