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Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/170

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VII All’abate Pellegrino Salandri, segretario perpetuo dell’accademia virgiliana. — Mantova Ringrazia della nomina a membro dell’accademia virgiliana. Illustrissimo signore, signor padron colendissimo, Le pochissime corrispondenze che io ho ne’ paesi esteri, e la mia naturale indifferenza o piuttosto poltroneria, sono il motivo per cui non soglio andar troppo frequentemente alla posta; e questo fa che molte volte manco involontariamente a’ miei doveri. Il mancamento presente nondimeno è di tale gravezza, che mi renderá piú cauto nell’avvenire. Frattanto priego Vostra Signoria illustrissima di perdonarmi la tardanza, di cui mi conosco reo innanzi ad un corpo rispettabile, che mi ha onorato cosi distintamente, e innanzi ad una persona, alla quale professo cosi alta stima e tante antiche e recenti obbligazioni. La priego pure istantemente d’intercedere perché mi sia perdonato questo fallo dall’illustre adunanza, alla quale abbiamo l’onore d’appartenere amendue, e nello stesso tempo di farle a mio nome sinceri e vivissimi ringraziamenti dei fregio singolare di cui mi ha novamente condecorato, oltre ogni mio merito, né assoluto né ad essa relativo. Io non potrei facilmente spiegarle quale sia stato il tenero sentimento e la vera riconoscenza del mio animo nel vedermi impensatamente sollevato dalla mia oscuritá ed aggiunto ad un concilio d’uomini cosi segnalati nella repubblica delle lettere, senza che io avessi neppure ardito di chiedere una simile grazia. Forse non m’inganno, credendo che questo nobile tradimento mi venga da Vostra Signoria illustrissima. Ella adunque ne porti la pena, coH’assumersi l’obbligo di ben comprendere l’ampiezza e la veritá de’ miei sentimenti e di esporli, con quell’eloquenza che loro si conviene, all’accademia; e si assicuri