Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/176

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con voi, che non mostraste tutto l’interesse nel sostener la causa de’ vostri amici. Se sapete distinguere i sentimenti, vedrete che questa è tutt’altra cosa che gelosia. Del resto, io conosco voi e me; e voi dovete esser persuaso da tante pruove che io ho un’anima che si eleva mille miglia al di sopra di queste coglionerie. Guardatevi adunque un’altra volta dal prestar fede a simili o sogni o imposture, che non debbono occupare il commercio letterario di due regi professori. Altrimenti, io dirò che voi avete gusto d’accarezzare e nodrir nel vostro animo delle fantasie puerili, solamente perché vi fanno supporre d’avere o eguale o maggior merito del mio; il che sarebbe una delle infinitesimamente piccole vanitá del mondo. Comunque sia però, io non intendo che né i vostri sogni né le mie riflessioni sopra di essi abbiano ad interromper punto la nostra solida e leale amicizia di tanti anni. Addio [Milano], 16 gennaio 1776. XII Al ministro plenipotenziario conte Carlo Firmian. Milano Trasmette un memoriale, per ottenere una pensione sopra la vacante abbazia di Chiarava’lie. Eccellenza, Mi sono piú volte presentato all’anticamera rii Vostra Eccellenza; ma, non avendole le sue multiplici occupazioni permesso di ricevere, non ho potuto aver l’onore di rappresentarle in persona le mie occorrenze. Prevalendomi adunque della degnazione, che l’Eccellenza Vostra ha avuto, d’accordarmi che io lo faccia anche in iscritto, ardisco di umiliarle il memoriale qui contenuto. Non aggiungo alla presente importunitá anche quella d’esporle le mie critiche circostanze, avendolo io fatto